L’edificio che ospita la casa caratterizza, con il portico pubblico al piano inferiore, la centrale Piazza Mazzini. La facciata lungo “le scalette” medioevali sul lato nord subisce una pesante trasformazione negli anni ’70 trasfigurandone le aperture originali; sul prospetto laterale si aggiunge un balcone in cemento armato. Il progetto si orienta nel restituire alle facciate una situazione più vicina a quella originale, eliminando il terrazzo a sbalzo, ricostruendo il portale di ingresso sul lato nord prima smontato, restituendo la proporzione aurea alle finestre diventate più larghe secondo la moda degli anni ’70, riaffermando infine il tradizionale grigio delle persiane. All’esterno il progetto vuole essere un’opera di restituzione del maltolto e senza alcuna pretesa di riconoscibilità. All’interno invece il progetto è decisamente trasformista, e interpreta i desideri dei giovani proprietari che si esprimono con un modello di vita familiare contemporaneo. La casa sopra alle logge viene liberata di ogni muro interno portante, poiché di fatto i muri maestri portano il solo tetto. Si ottiene un open space coperto da una nuova copertura di legno appoggiata ai soli muri perimetrali. Il grande spazio accoglie l’area giorno, senza divisioni interne e senza aree nascoste. L’ingresso spostato a monte rispetto a quello preesistente lungo le “scalette” elimina la scala di ingresso per poi ricolmare il dislivello tra la strada e il piano dell’abitazione più all’interno con pochi gradini. La copertura lasciata a vista, appoggiata su tre capriate in legno lamellare sbiancato, caratterizza la zona giorno.
Luogo | Filottrano (AN)
Anno di realizzazione | 2013
Foto Paolo Semprucci